E se scegliamo di dormire poco?

se scegliamo dormire poco centro psicologia lecco

Con “sindrome da sonno insufficiente” si intende una sindrome comportamentale in cui la deprivazione di sonno è dovuta a scelte del soggetto, stili e/o condizioni di vita come orari di lavoro estesi e figli neonati, in assenza di patologie psichiche o fisiche.

I sintomi sono dovuti alla riduzione quantitativa del sonno con comparsa di disturbi durante lo stato di veglia direttamente correlati deprivazione di sonno, correlazione della quale il soggetto spesso non è consapevole. I sintomi sono costituiti da modificazioni comportamentali quali riduzione del livello di efficienza psichica, eccessiva sonnolenza diurna, colpi di sonno, irritabilità, malumore, talora vero e proprio umore depresso. Nelle persone con sindrome da sonno insufficiente è spesso evidente la maggiore quantità di sonno nelle notti del fine settimana rispetto a quella dei giorni lavorativi infrasettimanali.

Il sospetto diagnostico di sonno insufficiente si pone in base ad un’accurata e completa indagine anamnestica ma esiste la possibilità di oggettivazione tramite il riscontro laboratoristico: la presenza di alterazioni nella esecuzione di test che esaminano il livello di vigilanza e di attenzione e le capacità mnesiche; una riduzione dei tempi di addormentamento; un pattern qualitativo normale alla polisonnografia (l’esame di registrazione del sonno tramite elettroencefalogramma, elettrocardiogramma, flusso respiratorio, pulsossimetria e movimenti delle gambe).

I sintomi si risolvono completamente ripristinando la corretta durata del sonno notturno quindi l’unico provvedimento terapeutico efficace è costituito dalla presa di coscienza da parte del paziente della causa dei suoi disturbi con un conseguente cambiamento nell’organizzazione degli orari quotidiani di sonno e di veglia.

Ricordiamo anche che la sindrome del sonno insufficiente è la causa più frequente di eccessiva sonnolenza diurna e scompare quando le ore di sonno vengono incrementate. Tuttavia, dopo lunghi periodi di privazione del sonno, sono necessari settimane o mesi di sonno prolungato per ripristinare la normale vigilanza diurna.

I rischi immediati a cui si va incontro se la sindrome da sonno insufficiente non viene corretta sono gli incidenti stradali dovuti all’aumento dei tempi di risposta e a i colpi di sonno e la riduzione delle performance fisiche e intellettive.

Una mancanza di riposo estesa nel tempo, invece, aumenta il rischio di andare incontro a malattia di Alzheimer e altre patologie neurologiche. Questo è quanto emerge da un recentissimo studio pubblicato sul Journal of Proteome Research da un team guidato da Fuyi Xu e Jia Mi della Binzhou Medical University di Shandong: lo studio indica che la mancanza di sonno porta a danni a livello dell’ippocampo, la zona del cervello coinvolta nell’apprendimento e nella memoria.

I ricercatori hanno osservato che i livelli di pleiotropinala, una proteina protettiva, diminuivano nel cervello di soggetti sottoposti alla deprivazione del sonno, portando alla morte dei neuroni ippocampali. Dal momento che la pleiotropina è implicata nella malattia di Alzheimer e in altre malattie neurodegenerative, i ricercatori hanno concluso che il rischio a lungo termine per chi non dorme a sufficienza è di andare incontro a queste patologie neurologiche.

Nel nostro Centro Psicologia Lecco, abbiamo un percorso specifico di medicina del sonno dove è possibile giungere ad un corretto inquadramento e ricevere un adeguato trattamento per i più comuni disturbi del sonno, tra cui l’insonnia e la sindrome del sonno insufficiente.

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