Disturbi d’ansia generici
Sono i più comuni e diffusi. Con il termine ansia si fa genericamente riferimento a un’emozione di paura generalizzata (o focalizzata su oggetti specifici, come nel caso delle fobie) associata a componenti emotive, cognitive e corporee.
A livello emotivo l’ansia viene percepita come un’intensa paura che però non è legittimata dalle condizioni effettive che si devono affrontare o che addirittura non ha un oggetto (angoscia).
A livello cognitivo è associata a pensieri di svalutazione di sé e delle proprie capacità, oltre che alla tendenza a drammatizzare gli effetti nefasti di qualsiasi azione o evento. Spesso vi si combinano anche sensazioni di confusione e difficoltà di pensiero. Sul piano corporeo, infine, l’ansia comporta uno stato di tensione che si può manifestare (nei casi più comuni) in termini di difficoltà a respirare, dolori muscolari o nel classico mal di testa.
Tra i disturbi d’ansia figurano le fobie, forme d’ansia legate ad un oggetto specifico.
Può riguardare diversi ambiti di vita (come la paura di volare, degli spazi chiusi, di alcuni contesti sociali), o oggetti (come animali, sostanze infettanti, elementi che rimandano a situazioni claustrofobiche – paura degli spazi chiusi – o agorafobiche – paura degli spazi aperti. Il disturbo da attacco di panico è invece uno stato d’ansia particolarmente intenso e istantaneo caratterizzato dal terrore di perdere il controllo, di impazzire o di morire.
È associato a tutte le manifestazioni fisiche più dirompenti della paura: il cuore che arriva a una frequenza altissima, il respiro che diventa corto e difficoltoso, sudore alle mani e sulla fronte, e soprattutto la sensazione di dover scappare, o trovare rifugio, senza capire da che cosa.