Pensare positivo (a tutti i costi) aiuta?

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In questo breve intervento partiamo dal senso comune, anziché dal sapere psicologico, e cerchiamo di sfatare alcuni miti, laddove, tendenzialmente, ci possono portare fuori strada rispetto al tanto agognato benessere.

Ci concentriamo in particolare su un’espressione che è familiare a tutti e che spesso viene citata per definire un atteggiamento generale verso la vita e anche una strategia per stare bene: il celeberrimo bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Il buon senso comune sollecita insistentemente un certo tipo di atteggiamento: “Guarda sempre il bicchiere mezzo pieno, non quello mezzo vuoto. Così sarà più facile affrontare le difficoltà e superare i problemi”. Ed ha le sue buone ragioni: fermarsi sul colpo di fronte alle difficoltà o crogiolarsi in un vittimismo impotente sicuramente non è un buon modo di affrontare i problemi. La psicologia, soprattutto di impianto cognitivista e comportamentista, ha dato consistenza scientifica a questo “atteggiamento mentale”. Le ricerche di Martin Seligman, solo per citare il più noto, sono veri e propri best seller del “pensiero positivo”, attorno al quale sono nate addirittura delle “scuole”.

Dobbiamo però osservare un pericolo, in questa modalità iper-efficientista, che consiste nel non riconoscere e non saper dare peso ad alcuni preziosi indizi del malessere personale o relazionale. Ossia, ha assolutamente senso cercare di non demoralizzarci di fronte alle difficoltà che la vita ci pone di fronte; questo è ovvio. Però, contemporaneamente, cerchiamo di osservare sempre – per quanto possibile – tutti gli aspetti di un fenomeno, di una relazione, del nostro benessere. E cerchiamo di soffermarci soprattutto su ciò che non funziona. Non per arrenderci alle difficoltà, ma per vederle bene, conoscerle a fondo, e quindi affrontarle. Se mi fa male la testa, mi è poco utile soffermarmi sul fatto che la gamba o lo stomaco, ad esempio, in quel momento non mi diano problemi. E’ opportuno che dedichi più attenzione alla testa, proprio nella misura in cui è dolente.

Spesso, dietro l’insistenza ad oltranza sul bicchiere mezzo pieno, si nasconde uno dei nemici più insidiosi del benessere psicologico, l’evitamento, al quale dedicheremo qualche approfondimento successivo.

Dott. Enrico Bassani Psicologo Lecco

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