Una buona notizia sul rimugino

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Rimuginio e ruminazione sono processi mentali caratterizzati da ripetitività che, alla lunga, provocano ripercussioni sul nostro stato emotivo. Il pensiero ripetitivo ci incastra in un circolo vizioso in cui l’unico esito è continuare a pensare in modo ridondante. Questa modalità di pensiero passivo e relativamente incontrollabile è collegato a emozioni diverse tra loro, come l’ansia, la rabbia e la depressione. Oltre alla ripetitività, queste modalità di pensiero hanno delle caratteristiche comuni: la negatività, l’incontrollabilità, l’astrattezza e il dispendio di energie. Inizialmente, cominciamo a utilizzare rimuginio e ruminazione credendo siano efficaci per risolvere situazioni identificate come problematiche, per affrontare i problemi futuri, per sentirci meno in colpa e cercare rassicurazioni, poi però…

Chi continua a rimuginare si percepisce debole, insicuro e costantemente soggiogato dalla pericolosità del futuro.

Il rimuginio è definito come una forma di pensiero ripetitivo strettamente legato all’ansia che, nel tempo, la mantiene e la aggrava ed è caratterizzato dalla ripetitività di pensieri considerati incontrollabili e intrusivi, focalizzati su contenuti catastrofici di eventi che potrebbero manifestarsi in futuro. Inizialmente, il rimuginio viene adottato quando ci troviamo in situazioni identificate come pericolose, incerte e difficili da gestire: viene cioè utilizzato come modalità di fronteggiamento della situazione temuta, allo scopo di prevenirla e controllarla. Tuttavia, alla lunga, chi continua a rimuginare si percepisce debole, insicuro e costantemente soggiogato dalla pericolosità del futuro. Il rimuginio si cronicizza e diventa disfunzionale.

La ruminazione è una forma circolare di pensiero persistente, passivo, rivolto al passato ed è legato alla perdita di qualcosa di importante. Inizialmente la persona attiva la ruminazione perché la considera una soluzione efficace per il controllo della tristezza. Al contrario, invece, questo tipo di pensiero ripetitivo nel tempo aggrava l’intensità dello stato d’animo negativo, induce un abbassamento ulteriore dell’umore e comporta una distorsione in peggio della percezione sia di se stessi, sia dell’ambiente. Quando si rumina l’attenzione è spostata totalmente sulle proprie sensazioni e sui propri pensieri, nello sforzo di comprendere il significato, le cause e le conseguenze del proprio stato d’animo. Purtroppo però, in questo modo si cristallizza la percezione individuale di incapacità a fronteggiare la situazione e a valutare eventuali alternative più adeguate.

Un tipo particolare di ruminazione è quella rabbiosa in cui il pensiero ripetitivo è legato a un evento passato in cui abbiamo provato rabbia. Questa modalità di pensiero ripetitivo amplifica l’intensità e la durata dell’emozione negativa che sfocia nell’aggressività, quando è rivolta verso l’esterno. Se invece la ruminazione rabbiosa riguarda aspetti di sé o propri comportamenti, alla lunga potrebbe diventare depressione. Di conseguenza la ruminazione, concentrandosi sugli episodi che hanno indotto rabbia, non fa altro che mantenere e incrementare la rabbia stessa, gli affetti negativi e la sofferenza interferendo con il benessere psicologico dell’individuo.

La buona notizia consiste nel fatto che, essendo stili di pensiero appresi, è possibile individuare delle strategie efficaci per interromperli.

Per concludere, il rimuginio, la ruminazione e la ruminazione rabbiosa sono processi di pensiero ripetitivi e parzialmente automatici che mettiamo in atto nel tentativo di fronteggiare situazioni temute o che ci provocano disagio ma che alla lunga peggiorano gli stati d’ansia e possono portare a depressione. La buona notizia consiste nel fatto che, essendo stili di pensiero appresi, è possibile individuare delle strategie efficaci per interromperli. La posticipazione del rimuginio, il training attentivo e la detached mindfulness sono tutte tecniche che lo psicoterapeuta cognitivo-comportamentale esperto di metacognizione è in grado di attuare e di proporre al cliente per guidarlo in un percorso di riduzione dei vari tipi di pensiero ripetitivo e quindi di aumento del proprio benessere.

Dr.ssa Roberta Salvato

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