Il ruolo dello psicologo nei contesti di guerra: la psicologia dell’emergenza e l’EMDR come strumenti di trattamento dei traumi psicologici
Negli orrori della guerre, che in questi periodi, più che mai ci stanno mettendo di fronte alla drammaticità di questi eventi, uno degli aspetti spesso trascurati è l’impatto devastante che ha sulla salute mentale delle persone coinvolte. In questi contesti, lo psicologo svolge un ruolo cruciale nel fornire sostegno e trattamento ai soldati, ai civili e ai soccorritori che affrontano traumi psicologici.
La psicologia dell’emergenza è un campo specializzato che si occupa di rispondere alle crisi e ai disastri, inclusi i conflitti armati. Gli psicologi dell’emergenza lavorano in situazioni ad alto stress per fornire supporto psicologico immediato alle persone colpite. Il loro obiettivo principale è ridurre il disagio emotivo, mitigare i sintomi di ansia, depressione e trauma e promuovere la resilienza individuale e comunitaria.
In particolare, il trattamento dei traumi psicologici richiede una terapia più approfondita e mirata. L’Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR), è una tecnica terapeutica sviluppata negli anni ’80 per il trattamento del disturbo da stress post-traumatico (PTSD). Questa tecnica si basa sull’idea che i traumi siano memorizzati in modo disfunzionale nel cervello e che i movimenti oculari rapidi, guidati dal terapeuta, possano aiutare a riprocessare e ridurre l’impatto emotivo negativo dei ricordi traumatici.
Nel contesto della guerra, l’EMDR può essere utilizzato per affrontare traumi specifici, come combattimenti, violenze sessuali, perdite di cari e altre esperienze traumatiche vissute da soldati, civili o soccorritori. La terapia EMDR mira a ridurre i sintomi del PTSD, come le intrusioni ricorrenti dei ricordi traumatici, l’ipersensibilità, l’evitamento e l’irritabilità.
Lo psicologo che lavora in contesti di guerra deve essere altamente competente nel fornire supporto emotivo, valutare i sintomi psicologici, implementare interventi di crisi e offrire terapie specializzate come l’EMDR. Inoltre, devono essere in grado di lavorare in contesti culturalmente diversi, poiché le reazioni ai traumi possono variare in base alle esperienze individuali e alle credenze culturali.
Il ruolo dello psicologo va oltre il trattamento individuale dei traumi. Essi possono anche svolgere un ruolo nella prevenzione e nella formazione dei soccorritori per affrontare lo stress emotivo e nel supporto delle famiglie dei soldati o dei rifugiati che affrontano le conseguenze della guerra. La sensibilizzazione e la rimozione dello stigma associato alla salute mentale sono altrettanto importanti, poiché possono incoraggiare le persone a cercare aiuto e a ricevere il supporto di cui hanno bisogno.
Dott. Matteo Sozzi